Risvegli notturni

Risvegli notturni: Cos’è, cause e sintomi

La “concentrazione” è la nostra capacità di focalizzare l’attività cerebrale su uno o più stimoli ben definiti, aspetti o elementi caratteristici di un determinato contesto. Questa attività varia molto sulla base di umore, stress ed età della singola persona, oltre ad essere influenzata dalle condizioni ambientali in cui ci troviamo.

Possiamo perciò affermare che la difficoltà di concentrazione si manifesta quando la capacità mentale di mantenere l’attenzione focalizzata su uno stimolo preciso viene alterata.

Certamente, la capacità di concentrarci dipende dall’interesse o dalla motivazione cha abbiamo verso specifici oggetti o argomenti, ma possiamo riscontrare difficoltà di concentrazione anche in presenza di alcune problematiche, come ad esempio la mancanza di ferro e sali minerali, gli stati d’ansia, più o meno leggeri e temporanei, la carenza di sonno, l’eccessivo stress.

Perché ci svegliamo durante la notte

L’ansia è uno stato emotivo che ci aiuta ad attivare le nostre difese di fronte a potenziali pericoli e cambiamenti. Questo stato di allerta ci costringe, però, a bruciare grandi quantità di energia per mantenerci vigili e pronti a contrastare potenziali situazioni di difficoltà e, al contempo, ci induce a focalizzare l’attenzione sulla situazione di disagio/rischio percepita. Tutto questo non solo induce stanchezza mentale e fisica, ma può generare o enfatizzare la difficoltà di concentrazione, i cali nel rendimento nello studio o nell’attività professionale.

Quali possono essere i rimedi per i risvegli notturni?

Per ritrovare la capacità di concentrazione è indispensabile prima di tutto individuare le cause scatenanti il problema ed agire su queste. Non esiste una soluzione universale, valida per tutti, ma possiamo adottare alcuni accorgimenti che ci aiutano a migliorare il nostro stato emotivo e mentale.

Alcune azioni che aiutano a contrastare la difficoltà di concentrazione comprendono il limitare potenziali fattori di stress e tutte quelle situazioni che ci mettono a disagio deviando la nostra attenzione dalle attività e dagli obiettivi giornalieri, focalizzando la nostra attenzione sul problema. Un esempio sono le situazioni che inducono in noi uno stato di ansia.

L’approccio non dovrebbe essere evitare certe attività o occasioni, ma cambiare il nostro approccio e il modo di affrontare certe situazioni, cercando di razionalizzare il contesto e il potenziale pericolo/cambiamento che ci preoccupa. Soprattutto nei casi di ansia lieve, è possibile che la nostra reazione di difesa e la conseguente percezione di disagio non siano proporzionati rispetto a ciò che li ha indotti e non utili a trovare una soluzione.

Infine è utile adottare uno stile di vita sano: un’alimentazione equilibrata e un’adeguata attività fisica, in particolare all’aria aperta, sono validi approcci per migliorare la propria capacità di concentrarsi.

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Se hai uno o più di questi sintomi, puoi chiedere aiuto al tuo farmacista o al tuo medico.