Quante volte ci è capitato di essere di cattivo umore? Ma ci siamo mai chiesti che cosa vuol dire veramente e quali sono le caratteristiche specifiche di questo stato emotivo? Innanzitutto è necessario capire che cosa intendiamo con il termine “umore”. L’umore è uno stato d’animo che può durare più o meno a lungo nel tempo e ha una valenza positiva o negativa. Anche colloquialmente si parla di “buon umore” o di “cattivo umore”. Questi due condizioni si alternano in base all’ambiente che ci circonda e alle situazioni con cui ci confrontiamo.
I cambiamenti d’umore consistono nel passaggio da sensazioni positive (felicità, gioia) a sensazioni negative (tristezza, noia). È importante distinguerli dagli sbalzi d’umore: nel primo caso, il passaggio si verifica in modo fisiologico e graduale, talvolta praticamente impercettibile, mentre nel secondo le variazioni del tono dell’umore sono improvvise e talvolta esagerate.
L’umore potrebbe risentire del nostro stile di vita, degli eventi che ci troviamo ad affrontare in un particolare momento, come ad esempio nel caso di delusioni, di un rapporto sentimentale in crisi o di problemi sul posto di lavoro.
In alcuni casi, come quelli sopra citati, e in persone più sensibili, si possono manifestare cambiamenti dell’umore più repentini, a volte con un sentimento di cattivo umore che permane più a lungo. Questo sentimento si può accompagnare ad uno stato di ansia, anzi potrebbe esserne uno dei sintomi.
Il cattivo umore può impattare sulla nostra vita sia a livello personale che relazionale. Il rischio è di diventare pessimisti, scontrosi. Il cattivo umore può, inoltre, impattare sulla nostra vita familiare e personale con la probabilità di generare discussioni e malintesi. Per questi motivi, se non gestiamo il cattivo umore rischiamo di esserne sovrastati, di perdere lucidità e rimetterci in termini di socialità e serenità nelle relazioni.
L’umore è per sua natura variabile, in quanto risente degli eventi esterni, per cui non possiamo pensare di renderlo immutabile. La soluzione pertanto non può essere quella di opporre resistenza alle fluttuazioni spontanee dell’umore ma occorre intervenire per evitare che questi cambiamenti possano avere un impatto sulla qualità della vita.
Di fronte a queste sensazioni passeggere può essere utile provare a fermarsi per qualche istante, lasciando che con il passare del tempo l’onda euforica o negativa raggiunga il suo apice, si affievolisca e se ne vada.
Per riuscire a migliorare il tono generale dell’umore un’arma vincente è l’esercizio fisico che favorisce l’ossigenazione del cervello e stimola i livelli di serotonina, colloquialmente definito “l’ormone del buon umore”. Ancora meglio se l’attività è
svolta all’aria aperta per beneficiare del contatto con la natura.
Infine, è impossibile tralasciare il legame che esiste tra umore, emozioni e cibo: dopo un pasto soddisfacente ci sentiamo solitamente sereni ed appagati. Quindi, possiamo anche concederci un po’ di cioccolato fondente, fonte di serotonina. Sarà inoltre utile regolarizzare il più possibile anche il nostro sonno, cercando di andare a dormire e di svegliarsi sempre allo stesso orario.
Se tutto questo non fosse sufficiente, tra i rimedi disponibili in farmacia, esistono preparazioni ottenute da piante officinali note per le loro proprietà rilassanti.
Scopri gli altri sintomi
Se hai uno o più di questi sintomi, puoi chiedere aiuto al tuo farmacista o al tuo medico.